Il mio teatro

DATA 5 Settembre 2021 - Salvuccio CONFORTO

Avevo quasi 13 anni, quando arrivò a casa zio, dicendo a mia mamma che aveva iniziato un percorso di studio nuovo e mai fatto in città. Zio era grande e già insegnava a scuola. Veniva giù da Roma un importate professore , la curiosità era tanta ma,  per mamma, io ero ancora troppo giovincello. Passò un anno e mi toccò solo ascoltare e qualche volta guardare , ma senza partecipare. L’anno successivo mamma capitolò e finalmente incominciai anch’io a “fare Teatro”. Da quel giorno la passione per l’arte teatrale non si è mai sopita: stare sulle tavole del palcoscenico ti cambia la vita! È un’arte e da artigiano ceselli i tuoi personaggi e li fai vivere. Diciamo che già dalle scuole elementari quasi tutti abbiamo partecipato alle cosiddette recite che, a fine anno, si proponevano;

le maestre dicevano che servivano per “rompere” la timidezza. Oggi fare Teatro per me è vita, non riesco a immaginarla senza, al solo pensiero mi viene il magone in gola. La mia storia è lunga e non basterebbero dieci pagine per raccontare come calcare le scene, possa cambiare e incidere nella tua di vita e in quella degli altri.Sono stato fortunato a incontrare importanti e seri Maestri che sono riusciti, come d’incanto, a farmi scegliere strade difficili, tortuose e piene di rivoli, ma con risultati all’arrivo sorprendenti.Dopo quarantacinque anni   di palcoscenico la passione è ancora vivida. Non mi sono mai definito un attore e non mai fatto il regista e anche se qualche volta ho insegnato recitazione, non mi sono mai fatto chiamare Maestro. Se vuoi essere ricordato, la semplicità e l’umiltà devono essere la prima cosa, la presunzione e la superbia non premiano mai. Certo, se mi chiedete se so recitare non vi rispondo di no, quello lo so fare, ne sono consapevole e lo faccio con tanta professionalità. Il Teatro come tutte le altre discipline dello spettacolo, è un vero e proprio mestiere , che deve essere considerato e rispettato, nonché  animato da una fervida passione che parte dallo stomaco e passa dal cuore. Stare in scena o in platea alcune volte è la stessa cosa : lo scambio del respiro tra attore e spettatore diventa un tutt’uno . In quel momento, scocca la scintilla della complicità. Il personaggio rappresentato diventa persona e lo spettatore diventa personaggio in uno scambio indissolubile e continuo. La presenza a teatro per un teatrante è fondamentale, più vedi , più raccogli informazioni, più ti migliori, anche se lo spettacolo non è bello. Provate a stare dietro le quinte a sentire il rumore del sipario che si apre : Il nodo in gola sale, la sudorazione aumenta ,la salivazione si blocca senza un perché. Poi il sipario si chiude e il buio si prende la scena, Basta un  attimo e  la musica dell’applauso scrosciante, diventa  l’apoteosi che ti libera e ti fa sentire vivo. Se nella vostra vita non avete mai provato a fare Teatro, avete sempre tempo, iniziate, vi garantisco che non ve ne pentirete mai!

Associazione Culturale Darvin.eu
Via De Gasperi, 7 - 88100 Catanzaro
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