Un amico nei guai per Jack Rubino

DATA 20 Aprile 2022 - Elisa Chiriano

Andrea Raguzzino, Un amico nei guai per Jack Rubino, Jack Edizioni, 2021 pp.217

All’improvviso, un cadavere…e un amico è nei guai!

All’improvviso, un cadavere…e si scardina uno pseudo ordine sociale.

All’improvviso, un cadavere…e irrompe sulla scena un fenomeno la cui spiegazione è oscura.

All’improvviso… ecco il Giallo, che esplora campi di apparente normalità in una società che si illude di godere di ottima salute.

Andrea Raguzzino ci regala il suo esordio letterario. Va oltre la superficie delle cose, facendo luce su lati oscuri dell’esistenza. Il romanzo ha un incedere cinematografico. I personaggi hanno una fisicità palpabile, i dialoghi sono serrati e pieni di battute mordaci, ironiche e a volte brutali. Gli avvenimenti si alternano in modo tumultuoso, attraverso una fitta trama e un frenetico susseguirsi di colpi di scena. L’intreccio si annoda e si dipana con grande maestria espositiva. Il lettore è parte attiva della scena: percepisce i suoni e gli odori del frenetico andirivieni in un locale, seduto al bancone davanti a una bottiglia semivuota di Jack Daniel's.

New York, Hell's Kitchen, primavera del 1982. Jack Rubino, detective italo-americano, ha finalmente avviato la sua agenzia di investigazioni private. Straordinariamente pigro, sogna una vita di grandi imprese, belle donne e affari internazionali, invece si ritrova nella monotona gestione di squallidi incarichi, a caccia di mariti fedifraghi e sensi di colpa. Ma quando Pietro Camaleone, suo mentore ex grande amico, viene arrestato per l'omicidio del rampollo di una delle più importanti famiglie di Manhattan, solo Jack potrà aiutarlo. Per pagare un debito di riconoscenza, che sente di non avere e armato solo della sua strafottenza, rischierà il collo per sfidare i potenti di New York. Con l’aiuto di un gigante buono e di una giovanissima avvocata, sarà costretto a lottare in un mondo corrotto e pericoloso. Qui i buoni non vincono mai!

Indagare è necessario per recuperare l’ordine che il delitto ha rotto, per scoprire che forse quell’ordine non è ma esistito. Indagare è necessario, perché pensare è avere la consapevolezza di far parte di una collettività, spesso sconosciuta e imprevedibile. Indagare è necessario per scavare nelle contraddizioni dell’uomo, per cercare e scoprire ogni fragilità.

Indago, ergo sum perché…è semplice avere una “vita informata”, più complicato è andare al di là delle apparenze, esplorare, guardare oltre!

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