"Look out here comes the Spider-Man(s)!"

DATA 28 Dicembre 2021 - Raffaello Caruso

Look out here comes the Spider-Man(s)!
Così intona Michael Bublé nella nota canzone dedicata all’amichevole Spider-Man di quartiere. Questo è il film che tutti i fan dell’Uomo Ragno stavano aspettando ormai da tempo immemore. “Spider-Man: No Way Home” è il terzo adattamento cinematografico del Marvel Cinematic Universe, dedicato alle avventure dell’Uomo Ragno di Tom Holland. La nuova pellicola, nelle sale dal 15 dicembre, ha sbancato al botteghino, facendo segnare numeri da pre-pandemia (parliamo di oltre 11.8 milioni di euro solo in Italia nei primi tre giorni di proiezione) segno, questo, di quanto sia stato apprezzato dagli spettatori. No Way Home si approccia bene, creando momenti di vero e proprio hype scenografico a cui solamente “Avengers:End Game” riesce a rivaleggiare e tenere il confronto tra i film presenti nelle file del MCU. Seppur siano presenti dei piccoli buchi di sceneggiatura  e scene messe lì tanto per (ma solo all’apparenza), la 27esima pellicola Marvel ha dimostrato quanto sia indispensabile mantenere salda la presenza dell’amichevole ragno di quartiere. L’adattamento cinematografico del supereroe più famoso dei fumetti riesce a intrattenere e tenere incollati alle poltrone tutti gli spettatori per oltre due ore e mezza, lunghezza complessiva della pellicola, per la brillante regia di Jon Watts che è riuscito a entrare nel cuore dei fan più nostalgici, grazie a un’astuzia ai fini della trama. Spider-Man: No Way Home è consigliato a tutti? Certamente! Chi saprebbe dire di no all’amichevole ragno di quartiere? Proprio nessuno! L’unico consiglio che ci teniamo a darvi è quello di presentarvi in sala avendo visto, almeno, tutti gli adattamenti con Tom Holland; se poi la nostalgia ha il sopravvento, rispolverare la trilogia di Sam Raimi e i due film di Marc Webb, utili a comprenderne il finale.