Recensione "THE SUICIDE SQUAD" - Un altro suicidio

DATA 6 Settembre 2021 - Mattia CANINO

"The Suicide Squad - missione suicida" è arrivato nei nostri cinema i primi giorni di questo agosto infernale. Proprio infernale era stato un aggettivo che, qualche critico di buona veduta, aveva affibbiato all'opera di James Gunn. Tuttavia, non sappiamo se quel critico usò quel preciso termine , dandogli in realtà un'accezione positiva e soprattutto se nell'opera precedente del 2016 di David Ayer , ne rimase così scandalizzato . Non lo sapremo mai forse, però so che per me è stato un nuovo suicidio questo ennesimo cinefumetto. Il film non merita assolutamente tutti gli elogi fatti dalla critica, anzi, non lo definirei per nulla un capolavoro, è sicuramente un film in pieno stile James Gunn , con un tocco di pazzia e di violenza che piace ai più. Vi racconto un po’  la trama di questo nuovo capitolo: I super cattivi Harley Quinn (Margot Robbie), Bloodsport (Idris Elba), Rick Flag (Joel Kinnaman), Captain Boomerang (Jai Courtney), Peacemaker (John Cena) e altri pessimi elementi del penitenziario Belle Reve, che detiene i maggiori criminali di sempre, si uniscono alla segreta e ombrosa Task Force X per evadere e riavere la libertà. Questa organizzazione li dota delle armi più esplosive che possiede e li scarica nella remota isola di Corto Maltese, che pullula di temibili nemici dell'umanità. La missione suicida ha inizio e spargerà molto sangue. Posso asserire tranquillamente che si tratta del peggior film di Gunn. L'autore di “Slither” e “Super” sfrutta la libertà,  concessa dalla Warner, per confezionare una colorata e violenta festa per gli occhi dei fans del fumetto. C'è da dire anche che la nuova squadra presenta dei personaggi usati bene all'interno della pellicola, ognuno ha il giusto spazio e nessuno risulta superfluo. Margot Robbie è sempre sublime e ha le scene action migliori, dando, secondo il mio modestissimo parere, la sua migliore prova nei panni di Harley Quinn. Lasciatemi fare anche un plauso al tragicomico Polka Dot Man di David Dastmalchian, splendido attore , visto in robette come il Cavaliere Oscuro, Prisoners, Blade Runner 2 e che, finalmente, viene messo in primo piano. Uno dei punti più deboli del film è che non presenta nessun valido antagonista. La Stella marina gigante aliena, di nome Starro , ricorda i b-movie degli anni ‘80 , fine a se stessa, per non parlare dei dittatori dell'isola di Corto Maltese , sui quali stenderei un velo pietoso. Miglior film tratto da un fumetto DC? Assolutamente no. Tra i migliori cinefumetti in generale? Nemmeno. E’ solo un buon prodotto d'intrattenimento spicciolo e disimpegnato. In conclusione oer me è una triste copia de "I guardiani della galassia", in modalità mercenari con annessa carneficina fine a se stessa. Il mio voto è 5

Di Mattia Canino

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